E’ la parte centrale della retina, predisposta alla visione distinta. E’ sensibile agli stimoli luminosi. In quest’area c’è la più elevata densità di fotorecettori, prevalentemente i coni. All’esame oftalmoscopico la macula si presenta come una macchia di forma ovale, di colore variabile dal giallo al biancastro. All’interno si evidenzia la fovea, area della massima visione puntuale.
Il sintomo caratteristico ed iniziale della degenerazione maculare è la percezione alterata e distorta delle immagini e la riduzione della brillantezza dei colori. Tipica è la visione deformata delle linee diritte, può essere presente anche una riduzione graduale e progressiva della visione centrale. Si mette in evidenza effettuando l’Amsler test.
E’ la condizione fisiologica di dilatazione della pupilla dell’occhio anche quando l’illuminazione ambientale è scarsa. Può essere indotta artificialmente instillando farmaci midriatici come l’atropina. Nel periodo rinascimentale, le dame mettevano in risalto gli occhi grazie alle capacità dilatative della pupilla, usando una pianta delle Solanacee, detta appunto la belladonna. Il processo opposto alla midriasi, cioè la riduzione […]
Dal greco myōdes=’simile a mosche’ e òpsis=’visione’ Le miodesposie, o “mosche volanti” sono l’addensarsi di piccole masse dell’umor vitreo che crea una non perfetta trasparenza, proiettando delle ombre mobili sulla retina. Queste ombre vengono percepite come filamenti, punti, macchie, ragnatele o mosche volanti. Sono maggiormente percepibili quando si guarda una superficie uniformemente chiara o luminosa, come […]
Dal greco “myopos”, socchiudere gli occhi. E’ quella condizione visiva in cui la lunghezza dell’occhio è superiore al normale. La visione miopica è caratterizzata da una visione sfuocata degli oggetti lontani, mentre si vedono nitidi quelli posti a distanza ravvicinata. I principali fattori responsabili dell’insorgenza della miopia sono il fattore ereditario e il fattore ambientale. Molti […]
E’ la diminuzione del diametro della pupilla per contrazione del muscolo costrittore. La miosi è fisiologica quando la luce dell’ambiente è intensa. Può essere provocata artificialmente mediante instillazione di farmaci miotici, come la pilocarpina. Si ricorre a questi farmaci in caso di glaucoma. Il fenomeno contrario alla miosi, cioè l’ingrandimento del diametro pupillare, è detto midriasi.
I muscoli che, attaccati alla sclera, hanno la proprietà di muovere l’occhio sono sei, quattro chiamati retti e due chiamati obliqui. I muscoli retti sono: il superiore, l’inferiore, il mediale e il laterale. I muscoli obliqui sono: il superiore e l’inferiore.
E’ il muscolo dell’occhio che controlla l’accomodazione. E’ attaccato al cristallino, la sua funzione è mettere a fuoco sulla retina le immagini provenienti da tutte le distanze. Fa parte della tonaca vascolare del bulbo oculare, si ritrova adeso al corpo ciliare, da esso alcune fibre partono finendo sulla capsula del cristallino.