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    Rotazione delle palpebre verso l’esterno dell’occhio. Questa patologia colpisce di solito la palpebre inferiore.


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    Dal greco: εν, con, μετρον, misura, ωψ, occhio Un occhio che non presenta difetti di rifrazione è detto emmetrope, in cui i raggi luminosi e paralleli provenienti da un punto oggetto posto all’infinito, rifrangono sul punto immagine della retina, chiamato fuoco retinico. In diverse condizioni comportanti un vizio di rifrazione, il fuoco cade posteriormente (ipermetropia) o anteriormente […]


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    O iposfagma, è dovuta al sanguinamento di piccoli vasi della congiuntiva, spesso causata da un trauma, un colpo di tosse, uno sforzo come sollevare un peso, ma anche per ipertensione arteriosa. Si presenta come un’innocua colorazione rossa che ricopre la sclera. Spesso il sangue si riassorbe dopo circa una settimana.


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    Posizione anomala del bulbo oculare verso l’interno, che vede la distanza tra il vertice della cornea e il contorno orbitario inferiore a 10 mm. Può evolversi in diplopia. La condizione opposta si chiama esoftalmo.


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    Rotazione delle palpebre verso l’interno dell’occhio. Questa patologia colpisce di solito la palpebra inferiore. Lo sfregamento della ciglia sulla cornea può portare a una cheratite.


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    Piega cutanea che può coprire l’angolo interno dell’occhio.  Può anche non essere pronunciato e quindi assente. L’epicanto è tipico nella prima infanzia e scompare in età adulta.


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    Dal greco epiphérō, «porto in aggiunta» Consiste nello stravaso di lacrime dal sacco congiuntivale e la loro caduta sulla guancia. Perlopiù è dovuta ad una aumentata secrezione della ghiandola lacrimale o all’occlusione dei puntini lacrimali. La maggiore incidenza è in età avanzata.


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    O fundus oculi, esame diagnostico utilizzato per studiare le strutture interne al bulbo oculare: macula, fovea, vascolarizzazione, corpo vitreo, retina e nervo ottico. L’esame richiede quasi sempre la midriasi pupillare.


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    L’esoforia, o strabismo convergente latente, è la tendenza degli occhi a deviare verso l’interno. Nel soggetto esoforico, in condizioni di normale visione, gli occhi appaiono sempre perfettamente centrati sulla mira di fissazione. Solo quando viene interrotto lo stimolo fusionale, ponendo davanti a un occhio uno schermo e lasciando l’altro guardare la mira, l’occhio coperto non avendo più lo […]


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    Posizione anomala del bulbo oculare per protrusione oltre la rima palpebrale. Può essere diretto, quando l’occhio viene spinto in avanti, o indiretto, quando l’occhio viene spinto anche lateralmente. Tra i sintomi si evidenzia diplopia, alterazione del campo visivo ed ulcerazioni della cornea. La condizione opposta si chiama enoftalmo.  


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    L’esotropia è una forma di strabismo  tra i più comuni in cui la posizione degli occhi è in convergenza e cioè un occhio guarda diritto e l’altro guarda verso l’interno. In tale anomalia il movimento oculare non viene limitato e l’angolo di deviazione rimane immutato. La diagnosi precoce e il suo tempestivo trattamento rappresentano l’unica […]


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    Termine che si usa per indicare la differenza di colore dell’iride tra i due occhi o anche l’iride con più colori. In questo caso si parla di mosaicismo somatico. Il colore dell’iride è determinato dalla quantità di melanina presente, chela pigmenta. Se la quantità di pigmento è scarsa o nulla gli occhi sono blu, mentre […]


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    L’Exoforia o strabismo divergente latente, è la tendenza degli occhi a deviare verso l’esterno. Statisticamente più frequente nel genere femminile, è anche detto Strabismo di Venere. Nel soggetto exoforico, in condizioni di visione normale, gli occhi appaiono sempre perfettamente centrati sulla mira di fissazione. Soltanto quando viene interrotto lo stimolo fusionale (fondere in una sola […]


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    Per exotropia intendiamo un disallineamento costante di un occhio che devia verso l’esterno. Nella forma intermittente l’occhio gira occasionalmente all’esterno e prevalentemente da lontano. In circostanze normali gli occhi sono dritti e perfettamente allineati.